Uno studio del 2007 condotto dal Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dall'università di Rochester NY, mostra che l'assunzione di carne bovina nelle donne in gravidanza può influenzare lo sviluppo degli organi genitali dei bambini, mentre sono ancora nel grembo materno.
La carne di manzo ricca di ormoni steroidei infatti, può alterare lo sviluppo dei testicoli del bambino compromettendo così la sua futura capacità riproduttiva. Questo studio tuttavia riguarda solo il consumo di carne di manzo, e la fertilità delle future generazioni.
Ma esiste realmente una correlazione tra il consumo di carne e l'infertilità femminile o si tratta solo di una leggenda metropolitana? Mito o realtà? Realtà!
Uno dei più famosi studi prospettici americani, l'Harvard Nurses, ha seguito 18.555 donne che tentavano di rimanere incinta, studiando la loro alimentazione per un periodo di 8 anni.
Lo studio ha scoperto che il consumo di carne interferisce con l'ovulazione della donna. In particolare, una sola porzione di qualsiasi tipo di carne al giorno, sembra aumentare del 30% il rischio di infertilità anovulatoria.
La carne rossa aumenta questo rischio del 40% e una singola porzione di pollo, mezzo petto di pollo al giorno, lo aumenta del 50%.
Al contrario il consumo di proteine vegetali sembra avere l'effetto opposto, migliorando la fertilità.
I ricercatori hanno concluso che sostituendo le fonti di proteine animali con quelle vegetali, si può ridurre il rischio di infertilità dovuta ad anomalie o assenza di ovulazione.