Il colesterolo è un componente fondamentale delle nostre cellule, questo è il motivo per cui il nostro corpo è in grado di produrlo autonomamente. Ma quando è in eccesso tende ad accumularsi dove non dovrebbe, ad esempio all’interno delle nostre arterie.

Quello che noi chiamiamo aterosclerosi, è l’indurimento delle arterie a causa dell’accumulo di materiale grasso ricco di colesterolo all’interno del rivestimento dei vasi sanguigni.

Questo accumulo chiamato placca aterosclerotica,  si forma in alcune decadi; il grasso si deposita lentamente all’interno dello spazio libero delle arterie restringendo il passaggio del sangue.

La riduzione della circolazione a livello delle arterie coronariche che alimentano il cuore, potrebbe causare dolore al petto e oppressione quando le persone compiono qualche sforzo fisico.

Se disgraziatamente la placca aterosclerotica si rompe, potrebbe inoltre formarsi un coagulo all’interno dell’arteria. Questo potrebbe bloccare all’improvviso il flusso di sangue al cuore e causare un attacco cardiaco, danneggiando o persino uccidendo una parte del cuore.

Secondo il caporedattore dell’ American Journal of Cardiology, l’unico fattore critico di rischio per la formazione della placca aterosclerotica e per un attacco di cuore, è il colesterolo e in modo particolare il colesterolo LDL.

Quindi potremmo essere stressati, sovrappeso, diabetici, potremmo fumare ed essere pigri, ma se il nostro colesterolo è abbastanza basso, non si infiltrerà nelle arterie, e non innescherà la malattia.

Nella società industrializzata la cardiopatia è il killer numero uno. Questo perché i valori di colesterolo considerati normali in realtà non lo sono. Per questo motivo molte persone con valori di colesterolo nella norma, sono in realtà persone a rischio di infarto e cardiopatia.

Il livello ottimale di colesterolo LDL è tra 50 e 70 mg/dl. Questo è il livello che hanno le popolazioni esenti dalla diffusione delle cardiopatia, ed è anche il valore che abbiamo alla nascita e quello che hanno la maggio parte dei primati. Oggi le persone che seguono una dieta occidentale hanno spesso valori di LDL intorno a 130 mg/dl, il doppio del valore fisiologico, e la diffusione dell’aterosclerosi è epidemica.

Anche i valori del colesterolo totale considerati oggi normali (< 200 g/dl) sembrano essere in realtà eccessivi.

Molte studi mostrano che una volta c’erano enormi aree del mondo, come la Cina e l’Africa rurale, dove la diffusione della malattia cardiaca sembrava essere praticamente inesistente. E non si trattava di una questione legata alla genetica. Infatti quando le persone si muovevano da queste zone a basso rischio verso aree ad alto rischio, il loro tasso di malattia cardiaca cresceva appena esse adottavano l’alimentazione e lo stile di vita del loro nuovo paese.

Il tasso straordinariamente basso di malattie cardiache della Cina e dell’Africa rurale, è stato attribuito ai livelli straordinariamente bassi di colesterolo di queste popolazioni.

Infatti il livello medio di colesterolo totale di queste popolazioni  era sotto i 150 mg/dl cioè molto simile a quello delle persone che oggi mangiano una dieta 100% vegetale.

Sebbene le diete Cinesi e Africane siano molto diverse,  entrambe erano basate principalmente su cibi  vegetali, come cereali e verdure, quindi erano diete ricche di fibre e povere di prodotti animali, al contrario delle nostre diete Occidentali.

Per ridurre drasticamente il livello di  LDL sembra che si necessario ridurre l’assunzione dei grassi trans, dei grassi saturi e del colesterolo. Queste sostanze si trovano principalmente nel  nel cibo spazzatura e nei prodotti animali. Questo spiega perché le popolazioni che vivono con delle dieta che si basano su prodotti vegetali non presentano una diffusione epidemica della patologia cardiaca.

 

Riferimenti:

Livelli ottimali di colesterolo 

Colesterolo e grassi trans