Viene chiamata “La madre di tutti i semi” , e gli Inca la veneravano come pianta sacra. La Quinoa ancora oggi viene coltivata sugli altopiani delle Ande e costituisce da sempre la base dell’alimentazione per le popolazioni che vivono in questi luoghi, che la utilizzano per ricavarne una farina (senza glutine) e per preparare piatti dolci e salati.

 

La sua forma ricorda quella di un cereale, ma in realtà la Quinoa appartiene alla famiglia degli spinaci e delle barbabietole (Chenopodiacae).

Pur avendo un certo contenuto di amido, è priva di glutine e ricca di proteine, fibre, minerali e di vitamine (C, E  ed alcune del gruppo B).

Per i vegetariani e i vegani è importante ricordare che questo meraviglioso pseudo-cereale (come anche i legumi) contiene Lisina, aminoacido carente nei cereali. La quinoa si può trovare nei negozi che vendono alimenti biologici, dove è presente nelle sue tre varietà con chicchi gialli, rossi e neri.

 

Questo alimento, dal sapore delicato, è molto nutriente e di facile preparazione. È sufficiente infatti cuocerlo in acqua (1 volume di Quinoa in 2 volumi di acqua ) per 10-15 minuti, fino a quando il liquido non sia completamente assorbito, e poi saltarla in padella con le verdure, o aggiungerla a zuppe di verdure o legumi.

L’unico cosa da ricordare è che i semi devono essere sciacquati prima di essere cotti, per eliminare le tracce di saponine, che hanno un sapore amaro.