Le persone più longeve al mondo, di cui si abbiamo prove scientifiche certe, si trovano nell’isola di Okinawa.
Notizie relative a questa popolazione sono presenti nell’Archivio Nazionale degli Stati Uniti, e questo perchè l’esercito americano è stato presente nell’isola di Okinawa per molti anni, fino al 1972.
Abbiamo quindi certificati di nascita risalenti al 1890 e notizie relative all’alimentazione di più di 2000 abitanti dell’isola.
Sappiamo che la dieta tradizionale di Okinawa, era basata per un 96% su alimenti vegetali ( verdure, legumi, frutta, cereali), il 90% dei quali, era rappresentato da cibi naturali, non raffinati.
Meno di un 1% delle calorie totali giornaliere, era rappresentato da pesce, e meno di un 1% era rappresentato da carne.
Quindi, la dieta tipica di quest’isola, era una dieta a base vegetale, e il cibo maggiormente consumato erano le patate dolci (Ipomea Batatas).
Questi rizotuberi, originari delle aree tropicali delle Americhe, e diffuse in Asia già nel 1500, sono ricchi di amido, potassio, beta-carotene, vitamina E, vitamina C e acido folico, e ancora oggi costituiscono uno degli alimenti base dell’alimentazione delle popolazioni in via di sviluppo.
Poiché i radicali liberi sono i responsabili dell’invecchiamento cellulare, gli studiosi hanno voluto analizzare il sangue di questi anziani così longevi, per scoprire quale fosse il livello dei radicali liberi nel loro organismo.
Le analisi hanno rilevato livelli di radicali liberi sorprendentemente ridotti.
Gli studiosi hanno ipotizzato che questa capacità di neutralizzare i radicali liberi, fosse dovuta ad un fattore genetico, che caratterizzava gli abitanti di Okinawa. Secondo questa teoria, queste persone, avevano degli enzimi antiossidanti più attivi, in grado di ridurre l’azione dei radicali liberi nel loro organismo.
Ma gli esami effettuati, non hanno riscontrato particolari differenze di attività enzimatica rispetto a quella delle altri popolazioni.
Quindi, se la protezione dai radicali liberi non viene dagli enzimi all’interno del loro organismo, viene da un fattore esterno: la loro alimentazione.
La loro dieta costituita per un 90% da vegetali non raffinati, è ricca di antiossidanti che esplicano una notevole azione antinfiammatoria sul organismo, riducendo al minimo lo stress ossidativo. Questo comporta una riduzione da 6 a 12 volte del rischio di morte per cardiopatia rispetto agli anziani americani, da 2 a 3 volte in meno di rischio di morte dovuta a cancro al colon, 7 volte in meno di rischio di morte per il cancro alla prostata, e 5 volte e 1/2 in meno di rischio di cancro al seno.
Il Fondo Mondiale di Ricerca sul Cancro, nelle sue linee guida, raccomanda di orientare l’alimentazione su cibi ricchi di nutrienti ma a ridotto tenore calorico, per ridurre il rischio di cancro e malattie croniche. Gli alimenti più ricchi di nutrienti del pianeta, sono i vegetali, che sono anche i meno calorici.
Il fattore calorie, sembra essere molto importante, e gli studiosi ipotizzano che la miglior salute degli anziani di Okinawa potrebbe essere dovuta non soltanto al tipo di cibo su cui si basa la loro dieta, ma anche alla ridotta quantità di calorie che ingeriscono, che è di sole 1800 al giorno. Infatti pur mangiando un enorme quantità di cibo, la loro dieta a base vegetale presenta un quantitativo calorico ridotto.
Oggi sull’isola di Okinawa, sono presenti dozzine di Kentucky Fried Chicken e McDonald’s (fast food) che dimostrano come l’alimentazione delle nuove generazioni sia cambiata, uniformandosi a quella tipica americana. Gli abitanti dell’isola sono passati da una dieta praticamente priva di colesterolo, a consumare qualche Big Mac al giorno, annaffiato da litri di bevande zuccherate. Questo ha trasformato la popolazione, che in sole due generazioni, è divenuta la più grassa di tutto il Giappone.
Il primato della longevità sembra ormai soltanto un ricordo, ma in questi ultimi anni i professionisti della salute pubblica, stanno cercando di riportare ad Okinawa l’antica dieta tradizionale, insegnando ai giovani quale fosse il segreto dei loro nonni, per restare sani e vivere a lungo.