La suscettibilità alle infezioni, può essere causata dalla carenza di alcune vitamine e minerali (A, C, E, B6, B9, B12, Zn, Cu, Fe, Se). Alcuni esperimenti hanno mostrato che l’integrazione di queste sostanze può migliorare l’efficienza del nostro sistema immunitario.
In natura gli alimenti che contengono più minerali e vitamine sono i vegetali, e tra questi il kiwi, è sicuramente uno dei più ricchi di sostanze nutritive importanti per le nostre difese immunitarie.
Questo frutto originario della Cina meridionale, venne importato in Nuova Zelanda agli inizi del Novecento. Qui prese il suo nome e grazie al clima favorevole, venne coltivato su larga scala. In seguito venne coltivato anche in molti altri paesi, tra cui l’Italia che oggi risulta essere il primo produttore mondiale con una produzione di circa 410 tonnellate all’anno.
Ma vediamo gli effetti di questo frutto sulla nostra salute.
Un esperimento in vitro, ha mostrato che la purea di kiwi (vitamina C, potassio, ferro, vitamina A, calcio) aggiunta al sangue umano, ha migliorato la risposta delle cellule immunitarie in presenza del vaccino del tetano.
A questo punto i ricercatori si sono chiesti se ciò che accadeva in una provetta, potesse accadere anche all’interno di un essere umano.
Per questo motivo, alcuni studiosi della Nuova Zelanda, hanno deciso di vedere se l’assunzione quotidiana di Kiwi (della varietà god), potesse migliorare le difese immunitarie di alcuni pazienti.
Gli esperimenti hanno dato risultati incoraggianti, mostrando come l’assunzione di 3 kiwi al giorno sia stata sufficiente per attivare alcuni geni del sistema immunitario.
In parole povere, gli scienziati hanno riscontrato che il consumo di kiwi riduce l’incidenza, la durata e la gravità dei sintomi delle infezioni del tratto respiratorio superiore.
Per testare l’efficacia di questo alimento, gli studiosi hanno preso in esame individui che tendono ad essere più suscettibili alle infezioni respiratorie.
Così per il primo esperimento sono stati valutati degli anziani. I ricercatori li hanno divisi in 2 gruppi. Ad un gruppo hanno dato da mangiare 4 kiwi gold al giorno, mentre al secondo gruppo hanno dato 2 banane.
Le 2 banane rappresentano il placebo, poiché hanno calorie simili a quelle dei 4 kiwi, ma hanno valori nutrizionali decisamente più bassi.
Dopo un mese, i dati hanno mostrato che tra gli anziani mangiatori di kiwi, complessivamente, non è diminuita l’incidenza delle infezioni del tratto respiratorio superiore rispetto ai mangiatori di banane, ma c’è stato un miglioramento della loro risposta all’infezione. Infatti, mentre i mangiatori di banane, che avevano contratto il raffreddore o l’influenza lamentavano sintomi per almeno 5 giorni, i mangiatori di kiwi si sentivano meglio dopo appena 1 o 2 giorni.
Per il secondo esperimento sono stati invece presi in esame 66 bambini. I bambini sono un altro gruppo a rischio poiché mediamente hanno il doppio delle infezioni del tratto respiratorio superiore rispetto agli adulti.
Anche questa volta sono stati divisi casualmente in 2 gruppi: mangiatori di kiwi contro mangiatori di banane. Ancora una volta si sono osservati miglioramenti dei sintomi nei mangiatori di kiwi. Questa volta, inoltre, si è osservata una minor incidenza delle infezioni; infatti i bambini che mangiavano kiwi hanno mostrato il 45% in meno di probabilità di contrarre influenza o raffreddore.
L’assunzione giornaliera di kiwi sembrerebbe davvero un grande aiuto per migliorare le nostre difese immunitarie, ma purtroppo da un sondaggio condotto su 3500 bambini è emerso che questo alimento causa frequentemente reazioni allergiche.
I dati mostrano che 1 bambino su 150 risulta esserne allergico. Così, pur essendo un ottimo aiuto per la salute di molti, il kiwi non è per tutti, piazzandosi al terzo posto degli alimenti più allergizzanti, dopo il latte e le uova, e prima delle arachidi.