Guardando un piccolo seme che germoglia, non sembra possibile che possa contenere strepitose proprietà nutrizionali. Invece in quella piccola pianta il contenuto di antiossidanti è maggiore del 100% rispetto al seme e del 1400% rispetto alla pianta cresciuta.
Un gruppo di scienziati russi ha pubblicato uno studio dove si prende in considerazione il contenuto di antiossidanti di migliaia di cibi e, per la prima volta, si è misurato ciò che accade ai semi prima e dopo aver prodotto il germoglio.
Durante la germinazione gli enzimi presenti all’interno del seme si attivano e digeriscono le sostanze in esso contenute (proteine, grassi, carboidrati) rendendole più biodisponibili.
Così ad esempio, le lenticchie germogliate hanno circa il doppio degli antiossidanti rispetto a quelle non germogliate, i ceci 5 volte di più, l’amaranto germogliato 20 volte più antiossidanti rispetto ai semi non germogliati.
Esistono germogli commestibili di tantissime qualità; i più conosciuti sono i germogli di soia anche se spesso, con questo nome vengono indicati impropriamente i germogli dei fagioli Mung (conosciuti come soia verde). Abbiamo poi i germogli alfa alfa (erba medica), germogli di semi di cavolo rosso, di broccolo, porro, grano, amaranto, avena e miglio.
Questi super alimenti sono economici e possono essere preparati facilmente in casa, mettendo uno o due cucchiaini di semi, nel fondo di una ciotola e coprendoli con acqua per almeno 8-10 ore fino a quando non si saranno ammorbiditi. Successivamente si dovrà eliminare l’acqua che li ricopre, ma andranno tenuti umidi, sciacquandoli e scolandoli 2 volte al giorno fino a quando non saranno germogliati. A questo punto basterà bagnarli e scolarli una volta al giorno per permettere alla piantina di crescere. Quando dopo 3 o 5 giorni i germogli avranno raggiunto un’altezza di 4 cm, sarà il momento giusto per consumarli.
Se i giovani germogli si espongono alla luce del sole per 6-8 ore, aumenterà in essi il contenuto di clorofilla.
Questo pigmento verde è dotato di proprietà antiossidanti, anti -anemiche e probabilmente è in grado di esplicare un’azione protettiva nei confronti di sostanze tossiche o cancerogene di cui riduce l’assorbimento a livello gastrointestinale.
I germogli possono essere consumati crudi, in modo da conservare tutte le loro proprietà, mangiati da soli o aggiungendoli ad insalate di verdure o cereali, in un frullato o in qualsiasi alimento vogliate. Possono anche essere anche cucinati brevemente, saltati in padella, e aggiunti a zuppe e minestre, ma la cottura diminuisce il contenuto vitaminico.
Se volete arricchire la vostra dieta, i germogli potrebbero essere un’ ottima fonte di energia e nutrienti. Ricordatevi però che si tratta di alimenti in cui le sostanze nutritive sono altamente concentrate, per questo motivo è sufficiente consumarne piccole quantità anche per brevi periodi di tempo.