Sappiamo che alcuni farmaci anti-infiammatori potrebbero aiutare a combattere l'Alzheimer, ma la loro tossicità su fegato, reni e stomaco ne precludono un ampio utilizzo.
Usare un cibo dalle proprietà anti-infiammatorie come la curcuma, potrebbe offrire gli stessi benefici del farmaco senza però dare gli effetti collaterali.
Questa meravigliosa spezia, tipica delle zone sud-orientali dell'Asia, si ricava da una pianta della famiglia delle Zingiberaceae e per millenni è stata usata nella medicina tradizionale cinese e indiana, proprio per le sue spiccate proprietà anti-infiammatorie e disintossicanti.
Ma prima di iniziare a fare esperimenti, gli studiosi hanno voluto controllare se le popolazioni che consumano grandi quantità di curcuma risultano effettivamente meno colpite da demenza. Gli Indiani risultano essere i più grandi consumatori al mondo di questa spezia, poiché la usano per preparare il curry, una miscela aggiunta praticamente ad ogni piatto.
Ma questo li protegge davvero dalla demenza ?
Nelle campagne della Pennsylvania (USA), 19 persone su 1000, sopra i 65 anni, vengono colpite dalla malattia di Alzheimer, ogni anno. Nelle zone rurali dell' India, solo 3. L'India secondo i dati, risulta essere il paese con il più basso tasso di incidenza di Alzheimer al mondo.
Circa 1000 persone anziane hanno aggiunto il curry alla loro dieta, e si è potuto vedere che quelli che la consumavano occasionalmente, ottenevano un miglioramento nei test cognitivi, rispetto ai pazienti che non ne facevano alcun uso.
Le persone anziane che ne avevano fatto un uso frequente, avevano ridotto del 50% la probabilità di mostrare deficit cognitivi. Questo suggerisce che l'assunzione di curry potrebbe essere associata con un miglior rendimento cognitivo.
Il fatto che la malattia di Alzheimer sia così poco diffusa in India, con tutta probabilità, non è solo dovuto al grande utilizzo di curcuma presente nel curry, ma anche al fatto che, l'India è uno dei paesi con il più basso consumo di prodotti animali.
Una significativa percentuale di Indiani infatti, segue un'alimentazione priva di carne e uova.
Da quasi 20 anni sappiamo che i consumatori abituali di carne rossa o bianca, hanno una possibilità 2 o 3 vote maggiore di sviluppare la demenza rispetto ai vegetariani. E più lungo è il tempo in cui ci si tiene alla larga dalla carne, più basso risulta essere il rischio di sviluppare demenza.