Se prendiamo dei giovani, in salute, e li dividiamo in 2 gruppi, ad un gruppo diamo una dieta ricca di grassi, all’altro una dieta ricca di carboidrati, ecco cosa succede dopo 2 soli giorni: dando la stessa miscela di zucchero e acqua, nei giovani con la dieta ricca di grassi si osserva un’innalzamento della concentrazione di zucchero nel sangue (glicemia) che non si osserva nei giovani con la dieta ricca di carboidrati.
Studi come questo hanno permesso agli scienziati di capire la vera causa del diabete di tipo 2.
In condizioni normali, quando mangiamo una fonte di carboidrati, questi vengono digeriti e trasformati in glucosio che viene assorbito e finisce nel torrente sanguigno. Questo zucchero attraverso il sangue, raggiunge le cellule muscolari, dove viene immagazzinato e bruciato come energia.
Quando i livelli di zucchero nel sangue aumentano, il nostro pancreas produce insulina. Questo ormone, si lega a dei recettori sulla membrana delle cellule muscolari e attiva una serie di enzimi che a loro volta attivano un trasportatore di glucosio. Questo trasportatore si inserisce nella membrana della cellula muscolare, creando una via di entrata per il glucosio che in questo modo riesce ad entrare nelle cellule.
Quindi l’insulina è come una chiave che apre la porta allo zucchero nelle nostre cellule muscolari.
Quando l’insulina non viene prodotta, come accade nel diabete di tipo 1, lo zucchero non può entrare nelle cellule e la sua concentrazione nel sangue sale pericolosamente.
Altre volte accade che il nostro corpo produce abbastanza insulina, ma questa non sembra funzionare. La “chiave” c’è ma qualcosa blocca la porta. Questo fenomeno è chiamato insulino resistenza ed è causato dal grasso. Le cellule muscolari diventano resistenti all’azione dell’insulina a causa dei grassi che vengono immagazzinati all’interno delle cellule muscolari.
I grassi che provengono dalla nostra dieta, possono accumularsi all’interno delle cellule muscolari, creando prodotti tossici di degradazione dei grassi e radicali liberi che possono bloccare l’azione dell’insulina.
Questo meccanismo attraverso cui i grassi (specialmente quelli saturi animali) inducono insulino resistenza, non era noto fino a quando non sono state sviluppate le tecniche di risonanza magnetica, attraverso cui si è potuto vedere cosa accadesse dentro i muscoli delle persone a cui venivano somministrati grassi nel circolo sanguigno.
Così gli scienziati hanno potuto scoprire che aumentare i livelli di grasso nel sangue, provoca una resistenza all’insulina con inibizione del trasporto di glucosio nei muscoli. Un solo pasto ricco di grassi può innescare questo meccanismo nel giro di 3 ore.
Questa cosa accade negli individui adulti come pure negli adolescenti. Il grasso somministrato sperimentalmente si accumula nei muscoli inibendo l’ingresso degli zuccheri nelle cellule muscolari, e causando quindi un picco della glicemia.
Ma appena i grassi si abbassano, gli zuccheri riprendono ad entrare nelle cellule muscolari.
Questo spiega perché le persone che hanno problemi di glicemia alta, non migliorano la loro situazione con le diete ricche di grassi (chetogeniche), perché l’insulina non riesce a funzionare. Ma riducendo sempre di più la quantità di grassi si vede come essa riesca a lavorare sempre meglio.
Quindi anche in individui sani, la tolleranza agli zuccheri può essere compromessa con diete a basso tenore di carboidrati e ad alto tenore di grassi. Questa situazione che può condurre al pre diabete e al diabete di tipo 2 può essere invertita diminuendo l’assunzione di grassi.