Nel 1953 venne pubblicato un articolo che cambiò per sempre la visione circa lo sviluppo delle malattie cardiache. L’articolo riguardava 300 autopsie eseguite si giovani soldati americani vittime della guerra di Corea. I giovani avevano un età media di 22 anni, ma la cosa che sorprese i medici fu che il 77% di loro presentava aterosclerosi coronarica. Alcuni presentavano una chiusura dei vasi sanguigni superiore al 90% . La rivista Journal of American Medical Association scrisse questa conclusione:” i cambiamenti aterosclerotici appaiono nelle arterie coronariche anni e decenni prima che la malattia coronarica diventi un problema clinicamente riconosciuto”.

Che cosa accae nel cuore dei giovani?

 

 

Depositi lipidici che rappresentano la prima fase dell’aterosclerosi, sono stati trovati nelle arterie del 100% dei bambini di 10 anni! A che cosa è dovuto questo accumulo di placca anche durante l’infanzia?

Lo studio chiamato “Bogalusa Heart Study”, iniziato nel 1972 in una piccola città della Louisiana, esaminò le autopsie di 3.524 vittime di morte accidentale in età compresa te 15 e 34 anni. Gli studiosi poterono riscontrare che il livello della placca aterosclecrotica era tanto maggiore quanto maggiore era il livello di colesterolo cattivo nel loro sangue. Quindi il fattore di rischio primario per la salute del cuore era rappresentato dal colesterolo.

Gli studiosi decisero di creare un sistema di punteggio per valutare la possibilità di lesioni aterosclerotiche nelle arterie dei giovani.

Più alto era il punteggio, maggiore era la probabilità di lesioni.

Ecco il sistema di valutazione:

 

 

Se nell’adolescenza o a venti, trent’anni si fuma, il rischio aumenta di 1 punto.

Se a questa giovane età si ha la pressione alta, il rischio aumenta di 4 punti.

Un maschio che presenti obesità ha 6 punti di rischio in più.

Ma il fattore che presenta il rischio maggiore sembra essere il colesterolo alto. Se il colesterolo non-HDL ( cioè il colesterolo totale meno quello buono) è superiore a 220, il punteggio è di 8.

 

 

Questi studi ci dimostrano che anche a 15-19 anni di età, l’aterosclerosi è iniziata in un numero significativo di individui, e questa osservazione suggerisce di iniziare la prevenzione almeno dagli anni della tarda adolescenza, per migliorare la salute e impedire o ritardare la progressione verso lesioni più avanzate.

Per quanto possa sembrare strano, l’aterosclerosi – l’indurimento delle arterie – inizia durante l’infanzia.

Gli strati lipidici, che si depositano già in bambini di 10 anni di età, si trasformano in vere e proprie placche a 20 anni, peggiorano a 30 e diventano clinicamente significative dopo i 40 anni, con la manifestazione di patologie che possono essere letali.

L’aterosclerosi può colpire il nostro cuore causando un infarto, o il nostro cervello con un ictus; o peggiorare la circolazione periferica, danneggiando i nostri arti; od infine, provocare un aneurisma nella nostra aorta.

 

 

Se abbiamo più di 10 anni di età, la scelta non è  mangiare bene per prevenire la malattia cardiaca, ma  farlo per far regredire il deposito lipidico che con tutta probabilità abbiamo già.

Grazie al Dr.Ornish e al Dr. Esselstyn, oggi sappiamo che la patologia cardiaca può essere fatta regredire con la giusta alimentazione povera di grassi saturi. Ma non c’è bisogno di aspettare fino a quando avremo dei problemi, per migliorare la salute delle nostre arterie. Possiamo iniziare a migliorare lo stato di salute del nostro cuore in questo momento.